La parata dei burattini.

Che cos’è la società?

La società è una massa di persone che socializzano tra loro, parlano di argomenti sempre uguali ma soprattutto pensano alla stessa maniera; questa, è la società.

Un manipolo di persone che per entrare nel loro gruppo di elite chiedono cose che vanno al di fuori di qualsiasi comprensione, proprio come succede nelle confraternite universitarie: ti chiedono di fare una cosa impossibile per essere “accettato”. È proprio questa la parola chiave “accettazione”: oramai se non si fa come vuole la società, si è emarginati e etichettati come diversi perché si parla “una lingua diversa”, non inteso come lingua della nazione, ma proprio di termini, atteggiamenti, pensieri, azioni, che fanno dell’individuo un alieno in mezzo ad un branco di gente che la pensa allo stesso modo senza idee o ideali da raggiungere, se non quello di prendersela con chi la pensa totalmente differente da loro.

Questo insieme di persone fatte tutte uguali come se fossero usciti da una fabbrica, si mettono in riga per il padrone e iniziano a correre per lui, che intanto si arricchisce alle loro spalle; e se per caso si fermano per “tirare” un po’ il fiato, il padrone si alza baldanzoso dalla sua poltrona dorata e li massacra di cinghiate perché non stanno facendo il loro lavoro.

Ma allora mi chiedo “davvero il mio dovere è lavorare per gente che davvero mi sfrutta?” “davvero il mio dovere è pensare come gli altri?”

Se prendiamo in considerazione il pensiero, la società cerca di manipolare il più possibile per uniformare e conformare inculcando pensieri del bene comune, o collettivo, o amore universale, che però, all’atto pratico non ha nulla a che vedere con ciò che viene detto. Cerca di manipolare anche il comportamento verso le altre persone perché, (secondo loro) è giusto che si faccia così, perché questo pensiero è stato creato da qualcuno in alto che tira i “fili” dei burattini, i quali, accettano tutto senza pensare minimamente cosa possa produrre nella loro vita un atteggiamento del genere.

Questa società se non avviene un inversione di marcia, si spazzerà via da sola perché la malattia del conformismo, si è insinuata troppo nel tessuto sociale e sta logorando lentamente le persone trasformandole in automi.